Piede diabetico prevenzione e cura

Dr. Traversone

Si parla di piede diabetico quando la neuropatia diabetica o l’arteriopatia degli arti inferiori compromettono la funzione o la struttura del piede.

Una glicemia cronicamente elevata può, infatti, causare dei danni alle fibre nervose e alla circolazione arteriosa, in particolare ai suoi territori più lontani, come le estremità degli arti inferiori.

Il danno al nervo, neuropatia, può provocare fastidiosi disturbi come formicolii, bruciori o crampi ai piedi e alla gamba, fino a ridurre progressivamente la sensibilità dei piedi (una specie di anestesia) con un aumentato rischio di comparsa di lesioni (come tagli e ulcere) dovuti a comportamenti a rischio (ad esempio camminare scalzi, utilizzare calzature inadatte). Per la ridotta percezione del dolore queste lesioni possono passare inosservate e se non medicate e protette possono andare incontro ad infezioni molto pericolose. La scarsa sudorazione, dovuta anch’essa a una ridotta attività dei nervi, può inoltre favorire una cute più secca e facilmente fissurabile.

Un’insufficente circolazione arteriosa, arteriopatia, è spesso presente insieme al disturbo del nervo. Anch’essa è conseguente al danno cronico dovuto al cattivo compenso del diabete, spesso aggravato dalla pessima abitudine al fumo, da un eccesso di colesterolo “cattivo” e della pressione elevata, e può provocare un difetto di ossigenazione dei tessuti.

L’insieme della neuropatia e dell’arteriopatia contribuiscono al quadro clinico del “piede diabetico”.

A volte la presenza di arteriopatia non viene percepita dal paziente perchè priva di sintomi rilevanti o perchè questi sintomi sono attenuati dalla neuropatia “anestetica”. La situazione vascolare può diventare grave in presenza di una situazione critica come nel caso dell’infezione di un’ulcera. Le piccole arterie in parte occluse non riescono a fornire in modo adeguato l’ossigeno e le sostanze nutritive a un tessuto con aumentate necessità per l’infezione in atto. I disturbi del circolo arterioso riducono inoltre la possibilità ai farmaci, come gli antibiotici, di raggiungere adeguate concentrazioni a livello dei tessuti infetti.

  • La comparsa di queste complicazioni del diabete sono inevitabili?

No, la persona con diabete può attraverso una precoce, sin dall’inizio della malattia, e costante cura del diabete che permetta un controllo glicemico ottimale (emoglobina glicata inferiore a 7% e se possibile a 6.5%) prevenire i danni ai nervi, oltre che ai reni e agli occhi, e/o rallentare l’evoluzione e quindi evitare il piede diabetico. E’ dimostrato che è possibile prevenire anche la malattia cardio-vascolare, di cui fa parte l’arteriopatia, anche se per raggiungere questo obiettivo, oltre al controllo glicemico ottimale, è indispensabile non fumare e controllare al meglio il colesterolo “cattivo” e la pressione arteriosa.

  • Cosa si può fare quando l’arteriopatia e/o neuropatia sono presenti?

E’ necessario che la persona con diabete, consapevole di un aumentato rischio di lesioni ai piedi, presti un attenzione particolare ai propri piedi, attui con costanza le dieci regole che qui sotto vi consigliamo.

10 REGOLE PER UN PIEDE SEMPRE IN FORMA

1. Ispezionate con attenzione i piedi tutti i giorni, anche tra le dita e alla pianta, magari aiutandovi con uno specchio. Se non vedete bene, chiedete a qualcun altro di controllare i vostri piedi.
2. Lavate regolarmente i piedi con acqua tiepida, verificando la temperatura con il gomito (o con un termometro, 38°C), e sapone neutro, asciugateli molto bene specialmente tra le dita. Evitare i pediluvi.
3. Se la cute dei piedi è secca idratatela quotidianamente applicando un sottile strato di crema idratante ovunque, tranne che fra le dita.
4. Tagliate le unghie quando sono morbide (ad esempio dopo un lavaggio) utilizzando delle forbicine a punte smusse e seguendo la forma del dito (non più corte),  senza effettuare tagli profondi ai lati. In alternativa accorciare le unghie utilizzando una lima di carta.
5. Non camminate mai a piedi nudi ed evitate di portare le scarpe senza calze.
6. Cambiate quotidianamente le calze che preferibilmente dovrebbero essere di cotone o di lana. Indossate calze con cuciture esterne o, meglio, prive del tutto di cuciture.
7. Calzate sempre scarpe comode e della giusta misura (con punta rotonda e tacco non superiore ai 4cm) che abbiano a contatto del piede materiali possibilmente naturali e traspiranti. Non utilizzatele quando queste sono consumate. Ispezionare quotidianamente l’inteno delle scarpe per ricercare eventuali corpi estranei (sassolini o altro) che potrebbe lesionare la cute.
8. Evitate l’esposizione dei piedi a fonti di calore dirette come cuscini elettrici, stufette, caloriferi, camini o borse dell’acqua calda.
9. Non utilizzate strumenti taglienti, nè callifughi per la cura dei calli e dei duroni, utilizzate una pietra pomice o una ima di carta o meglio ancora rivolgetevi a personale qualificato (podologo o personale del Servizio diabetologico).
10. Fate controllare i piedi regolarmente da un operatore sanitario qualificato (podologo o personale del Servizio diabetologico).

NON ABBIATE PAURA DI CHIEDERE AIUTO

Intervenire per tempo è la condizione migliore per risolvere i problemi al piede diabetico, quindi interpellate tempestivamente il vostro medico o personale qualificato (podologo o personale del Servizio Diabetologico) ogni volta che riscontrate al piede:

– una ferita aperta (ulcera);

– un taglio o una vescica;

– una lesione dovuta ad una puntura;

– un arrossamento della cute, in particolare sulle dita;

– una sensazione diversa dal solito (dolore, bruciore, formicolio o intorpidimento).